domenica 7 dicembre 2008
creAzione favolosa!
ANNUNCIAZIONE&DICHIARAZIONE D'INTENTI
Perché La biblioteca è un luogo “politico”.
E’ un luogo simbolico in cui le linee politiche, gli orizzonti politici di questa o quella amministrazione si fanno evidenti se per lettura intendiamo l’esercizio del pensiero critico, della creatività e della cittadinanza attiva.
La biblioteca diventerà un laboratorio di cittadinanza attiva. Sarà il segno tangibile dell’esistenza della possibilità di agire in prima persona in tutela di un bene comune anche attraverso piccoli gesti.
1 po' di storia 2005-2006
Dal 2005 al 2006 abbiamo caparbiamente "liberato" dei libri sulla BariNord.
I libri con le ali
La performance consisteva nel "liberare" dei libri sulla Bari-Nord assieme a dei palloncini colorati (tanto per attirare l'attenzione). I libri sono stati impacchettati come se si trattasse di un dono.
In più ho pensato di aggiungere delle alucce (di pollo...io le chiamo così). Il risultato non mi dispiace anche se il tutto deve essere migliorato. Per il futuro in tutti i nostri bookcrossing i libri avranno le ali.
Com'è andata? Bene direi (a parte il mio imbarazzo). Le persone erano sorprese. L'esperienza mi ha ricordato la ragione che mi spinge a voler fare questo lavoro: è emozionante regalare meraviglia
laddove nessuno se l'aspetta. E' sorprendente come un piccolo, minutissimo, dettaglio possa stravolgere anche i luoghi più anonimi e usuali e colorare anche il viaggio più routinario.
sabato 6 dicembre 2008
CINQUE NOMI PER DIRE LIBERIA
La Liberia, Paese dell’Africa occidentale, ha le seguenti caratteristiche: la popolazione è di 3.452.277 abitanti, la superficie è di 111.370 kmq, la capitale è Monrovia. Stremato da tanti anni di conflitto, il Paese sta tentando di risorgere dalle macerie con coraggio e speranza.
di Pierluigi Diaferia
Racconta anche di essere rimasto impressionato dalla visione distorta che si ha dei clandestini, “definiti talvolta nuovi barbari”, e si domanda in maniera polemica “Come può la carta d’identità, un foglio di carta, dare dignità ad una persona? E’ inaccettabile – continua – che ci sia gente che viene arrestata per quello che è e non per quello che fa”. Continua Padre Armanini: “Spesso in maniera errata dividiamo il mondo in buoni e cattivi, e ci sorprendiamo quando vediamo venire gli extracomunitari in Italia. Ci dimentichiamo però della guerra, e che guerra significa gente che fugge; la stessa guerra voluta dai Paesi ricchi che sono mossi da forti interessi economici”. Alla fine, però, resta viva la speranza: “Anche quando dominano la paura e l’insicurezza, ripeto che lascerò la Liberia solo quando ci sarà la pace”. Un messaggio di speranza che viene ribadito da Padre Vito Girotti, missionario attivo in Costa d’Avorio nell’accoglienza dei rifugiati liberiani: “Nonostante le sofferenze e le difficoltà, lì non mancano mai i sorrisi”. L’incontro si conclude con le parole di Don Cataldo Bevilacqua che ricorda: “L’impegno del cristiano non può limitarsi alla preghiera o alla frequentazione della chiesa, ma bisogna compiere la missione sporcandosi le mani, come voleva Cristo”.
…” Dal letame nascono i fior“…, De Andrè cantava che in Via del Campo c’è una graziosa…
Ma non è vero che dai diamanti non nasce niente. Dai diamanti nascono e prosperano e continuano le guerre in Africa e si commerciano le armi per accaparrare zone e pagare soldati ( mercenari ) per proteggere il commercio degli stessi.
Embargo e armi
L’ultimo rapporto del Comitato delle Nazioni Unite sulla Liberia evidenzia il non rispetto dell’embargo sulle armi e il non rispetto del popolo.
Tonnellate di legname vengono esportate senza che i cittadini possano dire o fare qualcosa: tutte le -foreste sono state nazionalizzate e i proventi dell'accordo con la United Logging Company e la Oriental Timber Company. (rapporto n° 31-34)
I diamanti (che finiscono per buona parte ad Anversa) favoriscono la corruzione e l’uso strumentale dei soldi senza nessun apporto produttivo.
La recente lettera pastorale del Vescovo di Monrovia, Michael Francis, ha suscitato concitate reazioni di alcuni membri del Governo di Charles Taylor.
Corruzione, menzogne, ingiustizie
Francis sottolinea che la corruzione attraversa la società liberiana in tre segmenti: corruzione sessuale, menzogne e delusioni, ingiustizia.
L’impunità e la menzogna sembrano prevalere sulla Liberia post-guerra civile. D’altra parte è risaputo che le conseguenze delle guerre civili e dittature si evidenziano DOPO questi regimi. (l’esempio dell’Argentina è assai eloquente…).
E poi è la PAURA quella che sembra predominare in questo particolare momento. Magari questa è una caratteristica del nostro mondo…come ricordava Eduardo Galeano…”la paura globale”, el miedo global…ci accompagna e le torri che cadono e la possibilità di saltare in aria ad ogni momento ed in ogni luogo, accompagnano il nostro quotidiano timore.
Promesse quasi mai mantenute
In esilio nella propria terra e forse la patria, come sempre, è Altrove, Tempo di esilio perché la nostra terra, che è la LIBERIA, quasi mai mantiene ciò che promette.
“ Dal letame nascono i fior “.
E’ l’altro versante dei diamanti e sarebbe fuorviante immaginare il letame con romanticismo. La convinzione biblica è che SOLO da situazioni perdute, fragili e sconfitte nascono i fiori, cioè le speranze e le utopie del futuro. Siamo in esilio, ma dall’esilio nasce forse il desiderio più forte che mai avremmo potuto inventare in patria. La Liberia, persa nella cartina geografica e solo fonte di diamanti e problemi per il proprio popolo, può diventare una stella.
Solitaria come le stelle e pronta a scomparire non appena la luce del giorno appare.
Mauro Armanino, Monrovia - Liberia
Fonte: www.erga.it/sma
1 po' di storia - attività del 2008
Incontro con Vittorio Stagnani
Lunari di Puglia di Lavermicocca Nino, Maurogiovanni Vito, Stagnani Vittorio, ed. Progedit 2006
I lunari erano una volta, per i nostri nonni, uno strumento utile per segnare e scandire attraverso le fasi della luna il ritmo delle feste e del lavoro, dei piaceri e dell'impegno. Oggi, possiamo chiamare "Lunari" quegli scrigni preziosi di notizie, fatti e curiosità che attingono a piene mani e restituiscono la sapienza, la cultura, le tradizioni e il gusto di un popolo e di una terra. "Lunari di Puglia" presenta la Puglia che non conosciamo: un percorso ragionato e puntuale tra la flora e la fauna, i prodotti tipici, i sapori e la gastronomia, ma anche una visita ai suoi santi, un itinerario tra masserie, musei e cattedrali, feste, sagre e tradizioni, che si snoda mese per mese illustrando i mille volti e le atmosfere sempre diverse di questa regione. Per scrivere i Lunari di Puglia, giorno per giorno, hanno mescolato i loro saperi tre diversi scrittori: Vito Maurogiovanni, profondo conoscitore del "come eravamo", Nino Lavermicocca, saggista e studioso di arte e di storia, Vittorio Stagnani, giornalista ed esperto di tradizioni e gastronomia, il quale impreziosisce il volume dei suoi acquerelli.
Vittorio Stagnani (Roma 1942), giornalista e scrittore, collabora a “La Gazzetta del Mezzogiorno” e a diverse altre testate. Ha scritto "Cucina vecchi buoni piatti di Puglia e Lucania" (Bari 2004), "Sotto schiaffo. Storie di usura" (Bari 2005), "Lunari di Puglia" (Bari 2006, con Vito Maurogiovanni e Nino Lavermicocca). Bibliografia
28 marzo - Contro natura. Una lettera al Papa
Incontro con Francesco Remotti
Contro natura. Una lettera al Papa di Francesco Remotti, ed. Laterza 2008
In breve (fonte: laterza.it) Per la Chiesa cattolica la natura umana è una, stabile e permanente. Ma esiste una norma e chi la stabilisce? Un antropologo affronta e discute una concezione univoca, rocciosa, imperiosa dell’essere uomini.
Natura e ‘contro natura’, giusto e sbagliato. Chi vuole l’assoluto e chi si accontenta del relativo. Chi cerca un modello universale e chi persegue il riconoscimento delle differenze. In queste pagine, due mondi a confronto, quello del dogma e delle certezze e quello della scienza che interpreta il vivere degli uomini in società e coltiva l’ambizione di conoscerlo da vicino.
«Santità, come molti altri cittadini italiani e del mondo, seguo con attenzione le manifestazioni del Suo pensiero in merito ai molti problemi che caratterizzano il nostro tempo. Le analisi e le riflessioni che verranno esposte nelle diverse parti di questo libro cercano di rispondere alla ‘sfida’ che Lei ha lanciato con i suoi attacchi contro il relativismo culturale, le unioni gay e tutto ciò che Lei ritiene essere ‘contro natura’. Avranno se non altro il merito di porre alla prova la proponibilità di un sapere che fa della molteplicitàirriducibile delle soluzioni umane il suo interesse principale e il suo punto di forza.»
Francesco Remotti è ordinario di Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. I suoi interessi riguardano la teoria della ricerca antropologica (Noi, primitivi. Lo specchio dell’antropologia, Torino 1990), la riflessione sui processi antropo-poietici (Forme di umanità, Milano 2002) e, più recentemente, temi tanatologici (Morte e trasformazione dei corpi, Milano 2006). Svolge ricerche etnografiche presso i BaNande del Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) e ricerche etnostoriche sui regni precoloniali dell’Africa equatoriale. Bibliografia
3 aprile Americane avventurose
2 incontri (uno con i ragazzi dell'Istituto Statale d'Arte di Corato e l'altro nella libreria Anima Mundi) con Cristina De Stefano
Americane avventurose di Cristina De Stefano ed. Adelphi 2007
Recensione di Silvia Giuberti tratta da ilsole24.com
Essere donna -in una storia qualsiasi- è avventura. Imposta straordinaria e particolarmente gravosa del tratto finale di un'evoluzione umana che ha aperto in un ventaglio di ruoli la creatura femminile. Avventura di stile e tormento, di fascino e discrezione. Di fedeltà -anche se adultera, grintosa, rivoluzionaria, depressa- a una femminilità che è sempre gioco doloroso di incontri, amori e indipendenza.
Ci sono grandi uomini, le cui vite pesano come pietre miliari sul tragitto della storia. Ma le donne leggendarie -eroine, pioniere, bellezze- non finiscono di stupire e affascinare per "la grazia della leggerezza".
Cristina De Stefano, giornalista e scrittrice, ne ha messe venti in ordine alfabetico. Americane del ventesimo secolo. Divine e distanti nel bianco e nero tecnico di scatti d'autore. E in quello anagrafico di date di nascita e morte. Eppure vive. Mosse, sgranate, sfocate nelle turbolenze, sconfitte, e infelicità emblematiche. A fuoco -e fiamme- nella determinazione, nella passione imperativa e insolente.
L'autrice stessa ha composto la sua personale avventura: restituire in vibrante sintesi, da "una massa eterogenea di libri, articoli e interviste", eventi e sostanza di vite sconfinate. Con taglio giornalistico e incalzante, eppure attento al mistero che si svela nei fatti. Puntuale nella scenografia dei tempi: quei decenni del Novecento fatti di guerre e grattacieli, di appartamenti alla moda e campagne ambientaliste, di cinema e salotti, di lusso e sesso, tra genio pionieristico e società da destare.
Un manuale di sopravvivenza per l'anima di donna, dove il vivere sopra le righe riconduce, tuttavia, alla scansione di un alfabeto per tutte cruciale: amore, famiglia, figli, lavoro, solitudine, uomini.
Dalla A di Abbott -Berenice, che fotografò ogni angolo di New York così come campi magnetici, bolle di sapone e correnti d'aria, tagliando i capelli alla maschietta e il romanticismo nuziale: "Il matrimonio è la fine per una donna che vuole fare il suo lavoro. E' buono solo per gli uomini"- alla W di West -la tuttacurve Mae, antesignana bad girl che portò il sesso a Hollywood come "qualcosa di cui bisogna saper ridere" e appuntò pillole di metodica ironia in una quantità di testi e brogliacci, elogio della forza che ogni donna dovrebbe avere, "sia nella bontà sia nella cattiveria"-, i brevi capitoli ritagliano silhouettes dinamiche e eleganti.
Abile, la De Stefano, nell'introdurre in poche righe d'apertura un destino. E nel rendere racconto vitale anche la morte -incredibilmente narrativa e consequenziale- di ogni sua eroina. "Un tipo antropologico ben definito" e coerente, che insegue una meta e ne fa percorso. Mentre i successi si alternano ai fallimenti, la povertà alla ricchezza, la bellezza al decadimento. E le fedi nuziali si infilano e sfilano dalle dita con la stessa facilità con cui si infilano nei letti uomini -o donne- amanti.
Dorothy Dandridge, bellissima attrice di colore, visse per ottenere un ruolo cinematografico che non fosse da schiava o regina della giungla. La folle poetessa Anne Sexton studiò e levigò per anni il suo suicidio, come il falegname che vuole "sapere quali attrezzi" e non "perché costruire". L'arredatrice Dorothy Draper costrinse un fattore a cambiare la razza delle mucche al pascolo per intonarle a un suo nuovo resort di campagna. La modella Lee Miller abbandonò la leggendaria bellezza per fotografare il volto atroce della morte in guerra. E la pilota Amelia Earhart trasvolò oceani per poi sparire misteriosamente in volo.
Che fossero artiste o scienziate, signore da salotto o mogli di celebri uomini, le americane avventurose firmarono al femminile un secolo.
Cristina De Stefano quando era bambina sognava di scrivere il seguito di Via col vento e ci lavorava seriamente. Non ce l'ha fatta, ma ha comunque finito per occuparsi di libri. Ne parla ogni mese su Elle e ne scrive di suoi . Vive a Parigi con un marito, due figli e un gatto. Bibliografia
17 aprile - Leggimi forte
Incontro con Rita Valentino Merletti
LEGGIMI FORTE. Accompagnare i bambini nel grande universo della lettura di Bruno Tognolini e Rita Valentino Merletti ed. Salani 2006
fonte: magiadellascrittura.it
“Leggimi forte” che significa “ad alta voce” ma anche “leggimi forte” che suona un po’ come “abbracciami forte”, cioè cullami con le parole, dammi conforto e rassicurami con la tua voce, fammi sognare con il racconto, stiamo vicini, viviamo insieme questa storia…
E' il titolo di un saggio scritto a 4 mani da Bruno Tognolini (autore di testi per bambini e ragazzi) e Rita Valentino Merletti (esperta di letteratura per l’infanzia).Il libro spiega come far nascere nei bambini l’amore per i libri e la lettura, e come tessere un rapporto complice e speciale tra genitori e figli con il filo dei racconti, delle storie, delle filastrocche. Un rapporto-lettura che coinvolge tutti i sensi e fa stare bene tutt’e tre, mamma, papà e bambino.
Si è trattato di un ciclo lunghissimo iniziato a settembre durante la Festa dei lettori 2007 e conclusosi ad aprile 2008.
Ha coinvolto le scuole elementari della città e i risultati sono visibili su un blog (www.fiabeinpatchwork.blogspot.com).
*Perchè patchwork?
Perchè si è trattato di un lavoro di “cucito” in cui da un numero x di pagine 58 sono state create delle storie nuove di zecca.
1 po' di storia - Festa dei Lettori 2007
In Canto, ovvero lo stato dell'essere in canto, lo stato in cui si cade quando si racconta (o si legge allo scopo di condividere e incontrare...) o si ascolta qualcuno raccontare. Ed è, appunto, un InCanto, o un InCantamento (o InCantesimo), ad occhi aperti che apre alle realtà e al suono della voce degli altri. Questa è la ragione dell'adesione a p.58 (tessere un filo rosso - al quale realmente verranno appese le pagine - che crei un legame con tutti gli altri presìdi) e delle iniziative sui treni: un InCantesimo che aprirà non solo noi stessi, ma tutti i luoghi toccati dal nostro raccontare.
Martedì 25 settembre
ore 18:30
Aspettando al Festa dei Lettori
Rosa Matteucci (Premio Grinzane Cavour 2007)presenta "Cuore di mamma" ed. Adelphi
Sabato 29 settembre
ore 17:30
W p.58! (x grandi e piccini)
ore 19:30
E' FESTA!!!
Porta il tuo libro quello che stai leggendo che tu sia arrivato o no a pagina 58: lì ci incontriamo. p.58?!!
N.B. L'installazione in Biblioteca sarà fruibile (ma si potranno togliere e aggiungere continuamente delle pagine) per tutto il mese di ottobre. L'installazione si compone di tanti fili rossi di lana a cui appendere le p.58 (una semplice fotocopia della pagina con il nome del "donatore" e il motivo della scelta + messaggio a piacere).
1 po' di storia - attività del 2007
La voce, il suono, sono strettamente connesse al corpo, alla carnalità, alla materialità di un corpo che parla, un corpo che emette un suono.
Per ascoltare questo suono in tutta la sua autenticità (per esserne investito) devi esserci, devi essere presente lì, proprio in quell'istante, con tutti i tuoi sensi all'erta.
In più la narrazione può essere considerata come un rito perchè le parole pronunciate hanno il potere di evocare dei mondi.
L’atto del narrare in se stesso si fonda sul potere suasivo della voce narrante.
L’attività affabulatoria originaria ha una funzione rituale e relazionale: relazione e comunicazione che avvengono attraverso la sola voce.
L’atto del narrare, poi, ha una valenza, una forza creatrice.
Quindi attraverso l’esplorazione (lo studio) del rapporto fra vocalità, oralità e scrittura intendiamo avviare anche un lento, graduale, inarrestabile, processo di riavvicinamento, riscoperta e riappropriazione del territorio.
martedì 2 dicembre 2008
1 po' di storia - altre attività del 2006
1 po' di storia - Piripicchio e il Sud degli In-Canti
ottobre 2006
Fotografie: Angelo Saponara
Prefazioni: Lino Banfi e Michele Mirabella
Saggi: Vito Maurogiovanni, Edigio Pani e Enzo Spera
"Era un attore povero, recitava per strada come i grandi giullari di razza di un tempo.
E del giullare aveva il talento a forti tinte, la faccia mobilissima, la voce intonata e stentorea"
Michele Mirabella
Chi era Piripicchio?
Michele Genovese, in arte "Piripicchio", nacque nella città di Barletta nel 1907 e visse con quel poco che gli spettatori alle sue esibizioni lasciavano generosamente nel suo cappello. Era il Charlie Chaplin pugliese, una maschera irresistibile a cui bastava una bombetta nera calzata in testa, un paio di baffetti e un bastone sottile che accompagnava con gesti allusivi le sue battute.
Con la sua morte, sopraggiunta nel 1980, la tradizione dell’avanspettacolo povero ha perso il suo ultimo testimone.
Il fotografo
Angelo Saponara, etnofotografo, è nato a Lagosta (ex Jugoslavia) nel 1934. La sua cinquantennale attività è stata completamente dedicata alla documentazione e valorizzazione, attraverso il mezzo fotografico, della cultura popolare appulo-lucana e dell'intero Mezzogiorno.
I suoi lavori sono ospitati nell'ambito di rassegne e musei nazionali ed esteri, mentre alcune sue ricerche vengono utilizzate da noti studiosi di etnoantropologia come supporto iconograficoper pubblicazioni di carattere scientifico. Suoi reportage fotografici sono presenti, tra l'altro, in Madrepuglia (1991), Terranima (2002), Cartoline dall'aldiqua (2004).
Il Teatro di strada
Era lì nello spiazzo, nella strada, nel palcoscenico senza scena dove si esibivano personaggi incredibili che venivano dal profondo della società, da miserie ed emarginazioni, nelle storie non dette e tutte scritte sui loro volti che ho colto la bellezza del sincero mostrarsi teatrale, dell’essere “maschera”, intuito il senso misterioso della rappresentazione: necessità della gente di vedersi, prima ancora che di essere vista. Di applaudirsi, prima di applaudire. Era lì, in luoghi minuscoli, per strade, nelle piazze il regno dell’Arte, interpretata da affamati eroi, Artisti senza Arte. Il Teatro fatto per strada (meglio la rappresentazione di strada) contiene molti diversi modi di apparire e le sue forme antiche precedono l’invenzione della tragedia in Atene, della danza sacra di ancestrali religioni.
dal saggio introduttivo di Egidio Pani
1 po' di storia - Festa dei Lettori 2006
LìBRIDO!
mostra di libri d’artista
Espongono: Nello Coppola, Silvana De Palma, Luisa Varesano, Lorena Sparano, Luca Deluise
Libreria Anima Mundi, Via G.Di Vittorio, 32
sabato 30 settembre
ore 9:30
Libreria Ambarabacicicocò, Via Monte di Pietà, 55
ore 18:00
Letture dedicate ai più piccoli tratte da “il Signor Pesce d’Aprile” di Jiri Kolar-Vladimir Fuka ed. Poldi.
Letture: Micaela Ferrara e Cenzio DiZanni (Compagnia Teatrale Aries)
Musiche: Eleonora Quercia e Morela Maldera
Libreria Ambarabacicicocò, Via Monte di Pietà, 55
ore 19:30
incontro con gli artisti che hanno partecipato alla 1a edizione di LìBRIDO!
Libreria Anima Mundi, Via G. Di Vittorio, 32
aperitivo offerto dal Caffè Duomo, Via Duomo ang. C.so Garibaldi
PALLA PALLINA, L'ISOLA DEI GABBIANI, PEPPINO IL POLIPINO
Hanno aderito al presidio di Corato:
Ass. Cult. Mne-Mò
Caritas cittadina
Fidapa
Cristiani in dialogo
Legambiente sez. Corato
Ar.Co. (Associazione Architetti di Corato)
Associazione noprofit "I colori del mondo"
Corato antifascista
Circolo arci La locomotiva
Associazione La Banda
Collaborano:
Libreria Anima Mundi
Libreria Ambarabàciccicocò